lunedì 13 luglio 2015

Una finestra sul passato



Non posso che scrivervi di questa esperienza che ho vissuto, uno straordinario evento che un gruppo di ristoratori del mio piccolo paese è riuscito ad organizzare e far si che si svolgesse nel migliore dei modi, superando tantissime difficoltà: “Sagra della contrada” svolto in una masseria antica disabitata da molti anni, masseria Augelluzzi, agro di San Michele Salentino (BR) (vi lascio anche il link dove potete leggerne di più http://www.midiesis.it/midiesis/?p=16785  ).
Tutto si è svolto in pieno periodo di raccolta, portare in masseria più di sei o sette mila persone in un caldo pomeriggio di estate non è stato affatto semplice, far assaggiare alcuni piatti della nostra tradizione culinaria, preparati nello stesso modo dai nostri padri, osservare gli stessi luoghi e gli stessi attrezzi della realtà contadina che si viveva un tempo in queste caratteristiche masserie, allietati da musiche e danze del nostro passato (la famosa pizzica salentina) in una location riportata a nuova vita con coltivazioni biologiche di cereali e legumi. Il concetto di masseria conteneva in se l’idea di unità produttiva autonoma, quindi i contadini dipendevano dalle masserie, dal loro lavoro ne derivava  il salario e il sostegno alla famiglia che era quasi sempre molto numerosa.
Tutta questa gente venuta da paesi vicini e lontani, ballava a piedi nudi in piena terra divertendosi e godendosi questi momenti magici, come probabilmente accadeva in passato nel giorno della domenica.
Dopo una settimana di duro lavoro la domenica finalmente ci si poteva riposare, la gente si vestiva con l’abito della festa e finalmente indossava le scarpe, ognuno trascorreva la giornata con la propria famiglia mangiando tutti insieme (era un vero e proprio rito il pranzo della domenica, più ricco e con tanta allegria) e giunto il tramonto si facevano musica e balli, con semplicità, c’era sempre qualcuno che si improvvisava musicista con tamburelli, chitarre, armoniche e fisarmoniche, l’importante era divertirsi senza tanti preamboli.

Ecco perché questo evento l’ho vissuto come una vera e propria finestra sul passato, ci siamo impegnati a far rivivere al meglio quei momenti.  Ĕ stata un’esperienza entusiasmante per tutti, ricordandoci che di tanto in tanto si ha bisogno di esperienze come questa, sane e nel rispetto della natura e delle persone, riscoprendo il sapore delle cose semplici e della nostra tradizione.

Nessun commento:

Posta un commento